Oggi vorrei fare una riflessione sul rapporto di lavoro che si crea, o meglio si dovrebbe creare, tra agenzia di marketing e cliente: quali sono gli aspetti fondamentali per una buona partenza e quali per una buona continuità?
MARKETING tra sintonia e fiducia
Lavorare con il supporto di un’agenzia di comunicazione non è come comprare una bottiglia di vino, un chilo di mele o una mountain bike (potevo scrivere bicicletta, ma “mountain bike” mi piace di più).
Non è come dire: “compro un bene oggi e ottengo un beneficio immediato, quando lo consumo e/o quando ne faccio uso”.
Il pensiero più corretto è: investo e credo in un servizio, o meglio in una somma di servizi connessi tra loro, di cui non comprendo tutti gli aspetti, che non ha limiti materiali definiti, come un oggetto.
Decidere di investire nel farsi seguire da un’agenzia significa mettersi in mano a professionisti creativi (dando per scontato che lo siano, ovviamente), affiatati ed esperti che trasformano energie e risorse economiche in un volano per l’azienda.
La partenza può essere lenta e dolorosa, ma poi sono i numeri (i risultati in termini di fatturato) che devono parlare. Le premesse ci sono tutte, gli strumenti ci sono. Allora cosa occorre?
Prima di tutto, a mio avviso, occorre (oltre ad un buon budget) la fiducia.
Noi (agenzia) dobbiamo essere bravi a far comprendere la nostra professionalità, comunicando e dimostrando le nostre capacità. Ma a volte non basta!
Serve entrare in SINTONIA con il CEO e/o il CMO e questo non è sempre così semplice per tanti motivi (carattere, comprensibilità, visioni).
Tuttavia, secondo il mio parere, esistono tre ingredienti di base per far funzionare il tutto: Azienda, Agenzia, Tempo.
AZIENDA (Con personale soddisfatto e business affermato)
Un’azienda con prodotti, servizi o progetti validi e con potenzialità (è scelta e serietà dell’agenzia dire sì o no a un incarico… ma questa è un’altra storia);
AGENZIA (Competenze e solidità)
Un’agenzia deve essere seria e con capacità (non posso dire nulla al riguardo, informatevi su come agisce un’agenzia seria e/o con le competenze che vi occorrono); ma soprattutto capiamo prima se siamo pronti a sostenere il costo di un’agenzia. Più questa è consolidata, più ha valore.
TEMPO (Si può partire piano per non lasciarsi più)
Mi vorrei soffermare in particolare su quest’ultimo aspetto.
Ci vuole tempo! Quanto tempo? Dipende da dove si vuole arrivare.
Si prova, ci si conosce e ci si osserva a vicenda, ci sono le competenze, i risultati, dei dati positivi da entrambi…
I numeri aumentano a fronte dell’investimento? Allora può nascere un solido matrimonio, in cui crescere insieme e dove crescere insieme significa fare i numeri per entrambe le parti.
Tendenzialmente più l’obiettivo è ambizioso, più tempo e/o budget occorrono.
Il tempo deve essere un alleato, non una fonte di stress!
Se ci sono problematiche o ansie da risolvere in azienda, il cammino di affiancamento dell’agenzia di marketing potrebbe essere disastroso per entrambe le parti.
In questi ultimi mesi, mi è capitato di investire nei confronti di un cliente perché credevo nelle sue potenzialità, ma poi ho dovuto dire NO, interrompendo un percorso sul quale avevo investito perché era diventato frustrante e controproducente.
C’erano quasi tutti gli elementi descritti sopra: azienda e agenzia, ma non il fattore tempo. Mancavano, inoltre, altri due elementi importanti: la comprensione e la flessibilità.
Sai cosa accade spesso?
Nel tempo possono cambiare tante cose (il personale, i clienti, i progetti, gli obiettivi, il numero di eventi, di servizi previsti e pianificati inizialmente).
Quindi? Dobbiamo rivedere ogni mese il preventivo o il contratto stipulato qualche mese fa? Ma no!
Serve FLESSIBILITA’, che significa COMPRENSIONE e CORRETTEZZA da parte dell’agenzia e da parte del cliente.
Flessibilità = Fiducia = Sintonia? Perché no! Certo!
Che il cliente comprenda che possono esserci dei momenti più leggeri e altri momenti più intensi di lavoro è già un traguardo.
Serve, inoltre, comprendere che pianificare nel dettaglio tutte le attività da inserire in preventivo non è semplice, considerando che, nello stesso tempo, l’agenzia ha l’esigenza di garantire che le persone possano svolgere il proprio lavoro ed essere regolarmente remunerate!
Dopo queste libere riflessioni, ecco, in sintesi e per concludere, i tre elementi che reputo fondamentali in un rapporto cliente/agenzia:
- Mantenere il proprio ruolo. Comprendere che ognuno svolge il proprio mestiere, nel proprio ruolo, che ci sono dei limiti che non devono essere superati (il cliente non è il grafico, il social media manager improvvisato o il SEO specialist) è fondamentale;
- Capitale umano. Se dentro l’azienda o l’agenzia ci sono elementi in contrasto, o infelici della propria storia professionale, questi potranno avere un ruolo più o meno importante nel generare conflitti e contrasti.
- Sintonia e collaborazione. Se non c’è comprensione, non c’è sintonia e non c’è collaborazione (per esempio: mancanza di empatia, carenza di tecnologia, strumenti non adeguati) e quindi non è possibile comunicare in maniera efficace e credibile.
Tuttavia, se tutti questi elementi nel TEMPO si allineano con esiti positivi, il valore dell’investimento, che prima era una dubbiosa zona rossa fonte di ansia, si trasforma magicamente: questa condizione prima o poi (almeno in 1 o 2 anni) deve, a mio avviso, verificarsi, altrimenti significa che qualcosa non va e forse quel qualcosa è proprio l’agenzia che hai scelto.
E tu hai mai riflettuto su questi aspetti? Qual è la tua esperienza al riguardo?
Fammi sapere cosa ne pensi.